Il Potere della Donne nella Musica: Jhené Aiko

 

di Antonella Badchkam

jhene 2.jpeg

Jhené Aiko si riconosce facilmente dalla sua voce di soprano leggero, dal tono sfumato e vellutato che riesce a trasmettere i sentimenti più reconditi ed emotivi, che vanno dal dolore, all’angoscia, ma anche dalla felicità alla beatitudine. Jhené Aiko è diventata una forza importante nel rafforzare la scena musicale R&B degli ultimi 10 anni, offrendo i suoi suoni silenziosi e testi molto intimi sia fisicamente che emotivamente.

Nata e cresciuta a Ladera Heights, sobborgo di Los Angeles, Jhené Aiko all’anagrafe Jhené Aiko Efuru Chilombo, proviene da una famiglia di musicisti di un bellissimo mix di madre giapponese, spagnola e dominicana e padre afroamericano, nativo americano, tedesco ed ebreo. Due delle sue sorelle, Miyoko e Jamila (alias Mila J), sono nate negli anni '90 come membri del gruppo musicale Gyrl, e hanno avuto una grossa influenza sulla sua formazione musicale. Iniziando con piccole collaborazioni con un gruppo musicale B2K, l’artista californiana, si incammina sul suo percorso da solista intorno all’inizio degli anni 2000 ancora adolescente, ma si prenderà una pausa per concentrarsi nel completamento della sua educazione e nel concepimento di sua figlia.

Ritornerà dopo il 2010, dove pubblicherà nel 2011 il suo mixtape Sailing Soul con delle collaborazioni importanti di artisti del calibro di Drake, Kendrick Lamar, Kanye West e Miguel. Nel 2013 arriva il suo EP Sail Out con molti singoli interessanti, come il pezzo The Worst e le collaborazioni con Kendrick Lamar Stay Ready(What a Life) e quella con Childish Gambino Bed Peace dove i due artisti hanno ricreato il video rifacendosi alla famosa protesta di John Lennon e Yoko Ono del 1969 contro la guerra del Vietnam, dove organizzarono uno sciopero di due settimane a letto “Bed Peace” in una stanza di hotel. 


Nel 2014 uscirà l’album Souled out una raccolta di pezzi molto intensi dove troviamo l’artista riflettere sulla fine delle relazioni con i pezzi Spotless Mind e The Pressure, la troviamo fare un resoconto sulla sua vita vissuta in caso dovesse finire all’improvviso con Eternal Sunshine, e poi la ascoltiamo dedicare una canzone dolcissima alla figlia, promettendole di esserci sempre nonostante i problemi di tutti giorni in Promises, in questo suo progetto troviamo una Jhené molto riflessiva ma che riesce anche ad emozionarsi e a farci emozionare.

Nel 2017 esce Trip un album che contiene ben 22 singoli, e dal titolo si capisce subito che racconta il viaggio di Jhené di questi anni. Dopo aver perso il fratello per una lunga malattia nel 2012, Jhené ripercorre questi anni di forte trasformazione emotiva per lei, dove ha dovuto fare i conti con il dolore subito dal lutto e in questo lavoro ci racconta perfettamente come è riuscita a metabolizzare nel miglior modo possibile. In queste canzoni troviamo l’artista più portata ad esternare i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Qui, Jhené si è completamente aperta, piangendo coraggiosamente in pubblico ed esponendo tutti i modi in cui ha provato e non è riuscita a farlo in privato. Trip è stato concepito per se stessa e alle sue condizioni, è più impegnato nella narrazione della scoperta di chi è Jhené, piuttosto che sfornare un successo commerciale. Il titolo riflette i viaggi allucinogeni, geografici ed emotivi che hanno ispirato la scrittura di Aiko. Questo progetto la fa entrare al quinto posto nella Billboard 200, l'album ottiene anche il prestigioso disco d'oro e le tre canzoni di maggiore successo ottengono anche loro l'oro o il platino: While We're Young, Sativa e Never Call Me.

Nel Marzo del 2020 quando il mondo si stava tuffando in pieno lockdown, Jhené pubblica il suo terzo album Chilombo, una raccolta di venti tracce ispirate dall’isola Hawaii, (paese d’origine di alcuni antenati di Aiko) e dai suoi paesaggi naturali. Il titolo dell’album Chilombo è un omaggio al cognome dell’artista.

Chilombo traduce wild beast”, che tradizionalmente rappresenta forza e fiducia in se stessi, posizione attuale dell’artista che si ritrova in un momento interiore sicuro e forte. Attraverso tutto l’album, l’obiettivo è di offrire all’ascoltatore un’esperienza contrastante di dolore e bellezza, associato all’amore e la rottura. Si dice che il fulcro dell’album sia concentrato sulla fine del rapporto tra Aiko e Big Sean, i due che sembrava vivessero la relazione perfetta, (l’artista si fece tatuare il viso di Sean su un braccio, e collaboró in un suo album, Twenty 88) si separano nel marzo del 2018, anche se attualmente si dice che siano tornati insieme. La cosa straordinaria di questo album sono le sonorità, molto ricercate e  originali. Tutti i pezzi vengono accompagnati dalle tradizionali campane tibetane di cristallo di quarzo, per creare un effetto meditativo e rilassante, dove ogni singola chiave musicale rappresenta una vibrazione che è legata a i diversi chakras. Mentre nell’album precedente Trip, l’artista affronta una meditazione psichedelica sulla morte e come affrontarla, nel nuovo album l’artista fa un passo avanti cercando di descrivere all’ascoltatore come ci si trova alla fine di una relazione, ormai guariti e liberati dal dolore. Jhené ripercorre il dolore in maniera molto distaccata, per poi riemergere più forte e sicura di sé, documentando lo scioglimento di una relazione passo per passo, descrivendo in maniera meno spirituale e più razionale, riuscendo a bilanciare il sacro col profano anche nei testi. Ispirata da i vulcani hawaiani, Jhené descrive l’album come una grande eruzione che inizia con Triggered, creando un flow che passa per tutte le tracce.


La malleabilità di Jhené è sempre stata la sua forza, sia quando sussurra, canticchia o rappa, in qualsiasi caso riesce sempre a trasmettere una grazia naturale e una giocosità che apre le canzoni, il suo stile rimane sempre particolare e singolare, che sia uno sfogo per un amore terminato male, o un sentimento di amicizia o amore per qualcuno vicino all’artista, lei riesce sempre ad esprimersi nei modi migliori possibili ipnotizzandoci con la sua voce incantata e sinuosa.

jhene 3.jpeg