Il Potere della Donne nella Musica: Snoh Aalegra

 

di Antonella Badchkam

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Snoh Nowrozi, nome d’arte Snoh Aalegra, classe 1987, nasce nella città di Uppsala in Svezia da genitori persiani, questo influirà molto sulla sua crescita personale e musicale, fondendo le due culture molto diverse tra di loro, ma che aiuteranno a forgiare la sua individualità. 

Snoh Aalegra ha solo 6/7 anni quando inizia a cantare e a scrivere canzoni da sola, nella sua cameretta di Uppsala, una cittadina svedese non lontana da Stoccolma. Cosi inizia ad esibirsi a scuola con i suoi compagni di classe e tra i parenti e amici di famiglia, vincendo anche alcuni talent show nella sua città, con una delle sue  prime canzoni scritte da lei stessa. A soli 14 anni firma il suo primo contratto con un label musicale, passando gran parte del suo tempo libero in uno studio di registrazione.

Snoh sputa fuori tutto il soul che ha dentro, con una voce densa di emozioni, leggera e sinuosa come una piuma, un mix tra Amy Winehouse, Sade ed Erykah Badu, immersa in un filtro VSCO vintage.  La sua passione per la musica R&B e soul è subito evidente, tra le sue ispirazioni ci sono artisti come Michael Jackson, Whitney Houston, Prince, Nina Simone e Lauryn Hill. Inizia così a registrare materiale di radice soul e R&B, compresi i due albums Feels (2017) e Ugh, those Feels Again (2019). Snoh è un po’ una poliglotta musicale, cavalcando R&B, soul e rap indistintamente. 

Cresciuta  tra due culture, quella iraniana dei genitori, una cultura calda e ricca, dove l’ostentare di più è meglio e l’amore per la bellezza è sentito fortemente, rispetto a quella svedese molto più semplice e molto più minimalista. Snoh acquisisce il sapore di entrambe anche se sarà più influenzata da quella svedese.

Ma la sua vera identità la trova quando, dopo aver vissuto brevemente a Londra per qualche anno, si trasferisce definitivamente a Los Angeles dove riesce a lavorare con i migliori  produttori ed artisti R&B and Soul e dove riuscirà finalmente ad esprimersi al meglio.

Sarà qui che conoscerà Prince che diventerà il suo mentore  negli ultimi tre anni della sua vita e anche questo riuscirà a forgiare ulteriormente, una grande influenza musicale in Snoh, ma anche tanti ricordi indissolubili lavorando accanto a questa leggenda e anche conoscendo un lato giocoso dell’artista che pochi conoscevano.

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Snoh ha sempre descritto la sua musica come un soul cinematografico e nel suo album di debutto, FEELS, del 2017,  segue quel progetto alla lettera, con un elemento cinematografico che segna profondamente la differenza tra Aalegra dal resto delle altre artiste della sua scena, descrivendola apertamente come una forza creativa dell’ R&B.

FEELS è immediatamente profondo ed esplicito, un disco che richiede diversi ascolti non perché sia inebriante, ma perché la produzione lussuosa ti isola e riesce a coinvolgerti completamente nel mondo di Aalegra, penetrando intimamente la tua anima.

In Sometimes l’artista riesce a trasportare il tono atmosferico e le emozioni profonde fin dall’intro, con una collaborazione superba da parte di Logic. Tra corni minacciosi, tastiere scintillanti, corde agghiaccianti e graffi funky, Nothing Burns Like the Cold si  dimostra come il brano più importante dell'album. In molti versi, FEELS è un album dove Snoh si assume tutti i rischi e decide se ne valgono davvero la pena. FEELS diventa uno sguardo intimo nella battaglia di Aalegra sulla sua vulnerabilità, che è di per sé un'offerta molto vulnerabile. Bellissima, Fool For You, in questo brano troviamo il momento più solitario dell'album, in cui tutto il cuore di Snoh è in gioco, senza veli, per regalarci ogni nota non filtrata, ma semplicemente straripata prepotentemente dalla sua anima.

Snoh  pubblica il suo secondo album Ugh Those Feels Again, nel 2019, scritto dopo essere tornata in gioco sentimentalmente, alla fine di una lunga relazione che ha definito deprimente e stressante. Eppure, qui troviamo l’artista, ancora pronta a ributtarsi nella mischia, nonostante le complicazioni che potrebbero nascere da nuovi legami. In questo album la narrativa perspicace e diretta dell’artista, è abbinata a strumentali fluidi e leggeri, che creano una riflessione sincera sull'ansia che circonda le relazioni ambigue e la paura dell'impegno. Ne è un esempio chiaro, I Want You Around, che descrive l’emozione iniziale di una nuova storia, frenata dalla cautela di volerla vivere a piccoli passi.


“I don’t wanna kiss you, yet/I just wanna feel you”.

Nel brano Situationship, Snoh è indecisa nel scegliere di viversi la relazione a pieno o nel vedersi a tratti. Nonostante ammette di non voler forzare le cose, i suoi sentimenti crescono sempre di più e non sa cosa fare. Una posizione difficile in cui trovarsi, dove l’artista cattura la vulnerabilità che nasce, ammettendo i propri sentimenti.

Find Someone Like You ricorda con nostalgia, momenti trascorsi mano nella mano con un amore, i violini accompagnano perfettamente il brano, con un coro angelico alla fine.

Questo album forgiato con una delicatezza quasi disarmante ci dimostra, che anche nei momenti più disperati, quando sembra che tutto stia crollando intorno a noi, l’amore ci apre sempre uno spiraglio di speranza. Quando ci sembra più facile scappare dalle situazioni e dalle emozioni più dolorose, Snoh ci incita a rimanere per affrontarle, dimostrandolo con i suoi testi coraggiosi e vocali sconfinati.

Nel luglio 2020 Snoh pubblica il suo ultimo singolo Dying for your Love il  testo intricato di Snoh cattura la sua lotta tra il rinunciare a un amore passato o dare un'altra possibilità ai sentimenti che un tempo avevano condiviso insieme.

La cosa più ammirevole di questa artista, è che non cerca il dominio sulle classifiche. L'autosufficienza creativa e l'integrità artistica, instillate in lei dal suo mentore Prince, le hanno permesso di evitare i soldi delle grandi etichette e la commercialità a tutti costi.

La sua produzione parla da sola; l'autenticità è il suo biglietto da visita. Con una distinta lucentezza indie, Aalegra si fa strada con  la sua scrittura pura dei suoi sentimenti più profondi e l'autonomia coltivata da sé, dove un senso di permanenza deve venire dall'interno. L’anima sa sempre parlare e cantare i sentimenti più reconditi e a noi preziosi.

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