Il Potere delle Donne nella Musica: Joy Crookes
Joy Crookes è una giovane artista inglese nata nel sud di Londra (precisamente nella zona di Elephant & Castle), da madre bengalese e padre irlandese, la doppia identità di Joy è al centro della sua abilità artistica e ciò che guida sia la sua musica che la sua persona. L'influenza irlandese ne trae ispirazione da famosi scrittori come Van Morrison e Oscar Wilde, mentre quella indiana ha ispirato il lato jazz del suo stile unico.
Joy inizia a scrivere canzoni giovanissima, alla tenera età di 12 anni. Oggi ormai ventiduenne, ha già incantato molti con il suo modo di scrivere e comporre insolente ed impavido, molto più avanti della sua età anagrafica, pur rimanendo molto umile ed affermando la sua voglia di migliorare e diventare un’autrice più esperta.
In tanti l’hanno già paragonata
ad altri grandi artisti come Lauryn Hill e alla rimpianta Amy Winehouse, altro grande talento britannico, scomparsa troppo prematuramente, ma lei cattura anche con il suo stile personale, un po retro’ ma giocoso.
Joy, è senza dubbio una delle artiste più interessanti ad emergere nella scena musicale ‘nu-soul’ inglese degli ultimi anni. La sua voce, delicata ma allo stesso tempo roca, si unisce perfettamente al suo stile sofisticato e pieno di soul, aggiungendo suoni di chitarre melodiche, vigorosi strumenti a fiato, stralci di pianoforte e intriganti percussioni trip-hop, che trovano un posto perfetto nel suo sound coinvolgente. Ciò che rende Joy interessante è anche l'atteggiamento e la sicurezza che rivela attraverso il suo gioco di penna. L’artista ha pubblicato tre EP dall’inizio della sua carriera, “Influence”, “Reminiscence” e “Perspective” fino adesso, e molti singoli importanti. La sua musica è molto personale ed introspettiva e Joy ci racconta le cose rilevanti della sua vita.
A 18 anni, Joy Crookes scrive “Power” regalandoci un pezzo importante con un messaggio forte per le donne di tutte le età e background culturali, Power è una canzone sull'abuso del potere, dedicata alle persone che si sentono impotenti, per aiutarle a prendere in mano il controllo della situazione, che a volte può sfuggire, soprattutto alle donne a volte vittime dei vari giochi di potere e soprusi misogini, che succedono in tutte le culture. In questa canzone Crookes ci presenta alcune delle figure di potere della sua vita, come sua madre e la nonna, che riescono a canalizzare delle qualità per lei essenziali in una donna, come la forza e l’integrità. La madre e la nonna di Crookes sono presenti nel video, insieme ad alcuni dei suoi amici più cari che appaiono con le loro stesse madri o sorelle. Decidere di mettere in primo piano i suoi familiari e gli amici più cari nel video è una forte dimostrazione di affetto; Joy Crookes ci mostra dove trova la sua forza personale e ci incoraggia a trovare il potere nelle persone a cui aspiriamo di piu.
Nel 2019 con la canzone “Since I left You” l’artista ci mostra la sua parte più vulnerabile, dove parla della rottura di un amore durato fin dall’adolescenza. iI video stupendo, girato in Bangladesh, paese natale della mamma, mostra una Joy circondata dai colori straordinari di quella terra che fanno da contrasto alle sue emozioni tristi, che stava vivendo in quel momento. In questa canzone lei ammette che la libertà di una donna non avviene senza prezzo, e a volte il fatto di mettere prima se stessi può essere qualcosa che fa male, difficile da ottenere
Nel 2020 Joy pubblica “Anyone But Me”, una interpolazione creativa di “Love Me Or Leave Me” pezzo cult della leggenda Nina Simone. Combattendo i suoi demoni interiori, la voce di Joy si dispera per raggiungere una pace mentale, navigando su versi struggenti, carichi di dolore e coraggio. La sua abilità nell’essere vulnerabile e innocente funziona molto bene con la produzione “blueseggiante”. Raramente capita che gli artisti si aprano così apertamente riguardo la loro sanità mentale. Questo pezzo influenzato dall’artista e la sua lotta personale contro i suoi demoni mentali, è di incoraggiamento verso gli altri che soffrono dello stesso stato, di aprirsi e parlare della loro sofferenza.
Tutto questo e’ bastato per farci innamorare di questa giovane artista, che con i suoi pochi anni, si rivela già una donna matura e sicura di sé, nonostante le varie contraddizioni nel vivere in una grande metropoli. Sicuramente l’essere cresciuta con l’ausilio di una grossa ricchezza come quella di avere ben due culture nel suo bagaglio familiare, l’hanno resa ancora più cosciente della sua grande risorsa di essere donna e di come districarsi nella vita di tutti giorni.
Proteggere gli affetti cari, e le relazioni positive che ci aiutano a crescere ed ad essere sempre noi stessi, ma anche le situazioni negative e finite male, fanno parte della nostra crescita interiore di tutti giorni e quando siamo in grado di accettare anche gli sbagli fatti o subiti, si può decisamente migliorare ulteriormente. Adesso non aspettiamo altro che il primo album di Joy, che sarà senza dubbio un altro inno alle donne di tutto il mondo, non con le solite canzoni stile “girl power” che a volte possono essere un po’ scontate, apatiche e fredde nella loro celebrazione dell'indipendenza, ma con le storie vere, di donne che si trovano a vivere ogni giorno la loro lotta umana contro un mondo difficile.