Vieni a rilassarti gioia! Il femminismo contemporaneo di M¥SS KETA

 

di Rossella Forlè

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Ascoltando i primi secondi della musica di M¥SS KETA storci il naso e sei lì a domandarti che merda stai ascoltando e poi, improvvisamente, ti ritrovi completamente convertita.

M¥SS KETA è un’icona gay, un’icona femminista contemporanea.

È un cocktail Martini fatto di Peaches, Lady Gaga, Madonna, Miss Kittin, PJ Harvey e Raffaella Carrà.

Sullo sfondo c’è la Milano da bere che non ha freni inibitori e non teme l’eccesso. La Milano del lusso, delle feste, del successo e di Mediaset, con tutta la sua tristezza e decadenza.

Il singolo Milano Sushi & Coca, lanciato nel 2013 dal collettivo Motel Forlanini, è uno spaccato di questa Milano. Il brano, nato per gioco in una notte d’estate, è un capolavoro del trash e ha segnato l’inizio del progetto M¥SS KETA. L’angelo dall’occhiale da sera e dal volto velato, come lei ama ironicamente definirsi

Si perché la sua identità è anonima, e come nel teatro greco, indossa una maschera che le permette di essere se stessa e dannatamente onesta.

Le sue performance sono un Pride, un universo parallelo popolato da personaggi assurdi. Accanto a lei, sul palco ci sono le ragazze di Porta Venezia che ballano con l'espressione seria e l'immancabile occhiale da sole. Ci sono drag queen dalle voci portentose sui loro tacchi vertiginosi. Ballerini e ballerine vogueing. DJ, amici di M¥SS, persone che forse sono passate di lì per caso e si sono ritrovate on stage.

M¥SS KETA infrange le regole, rompe gli schemi, travalica i limiti e non ha paura di risultare blasfema ed irriverente. Tant’è che in Burqa di Gucci dice che il suo uomo appartiene all’Isis, mentre in Xananas si definisce “la prima donna a dire la messa”, in Monica ”una donna che non s'inchina”.

M¥SS KETA non teme giudizi e si dimostra una vera paladina del femminismo nell’affrontare, senza censura, il tema della sessualità. La sessualità di M¥SS KETA non ha schemi, non esiste l’etero, il gay ed il bisessuale, ma “solo amore puro”.

 

Ridicolizza il maschilismo e la sottomissione a soldi, potere e sesso

In Una donna che conta, fa un ironico elenco delle sue avventure sessuali con personaggi dello star system, a partire dagli anni ottanta fino ad oggi: Donald Trump, Lele Mora, Antonio Ricci, Belen e Stefano Gabbana sono solo alcuni dei personaggi elencati nel brano. Sfoggiando un parlato pieno di sospiri che ricorda molto un telefono erotico anni ’90.

Ci sono talmente tanti livelli di lettura e così tanto simbolismo e profondità di intento nei suoi testi da rincretinire. Keta insomma è una vitale, meravigliosa e sarcastica metafora dell’annichilimento moderno.

Noi di We Hate Pink vorremmo sapere dove inviare il CV, per entrare a far parte delle Ragazze di Porta Venezia.